NARDO NARDOCCI

Neuropsichiatria

infantile

Il Dr. Nardo Nardocci è una figura di riferimento per la Neuropsichiatria Infantile in Italia e per la cultura neurologica pediatrica a livello internazionale.
Ha contribuito all’ampliamento delle conoscenze nel campo delle malattie neurodegenerative e dei disordini del movimento in età pediatrica con oltre 200 pubblicazioni scientifiche ed una rigorosa attività clinica e di ricerca.

È stato direttore dell’Unità di Neuropsichiatria Infantile per oltre un decennio e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze Pediatriche della Fondazione Istituto Neurologico “C. Besta”ed è stato eletto nello 

“Special Interest Group on Pediatric Movement Disorders” della International Parkinson and Movement Disorders Society. “Special Interest Group on Pediatric Movement Disorders” della International Parkinson and Movement Disorders Society.

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timeline

Timeline

1977

Laurea in Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Pavia

1981

Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile – Università degli Studi di Pavia

1982-85

Assistente incaricato – Divisione di Neuropsichiatria Infantile dell’Istituto Nazionale Neurologico “C. Besta”

1985

Specializzazione in Neurologia

1994-2016

Professore a contratto di Malattie metaboliche e degenerative del sistema nervoso – Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile, Università di Pavia

2004

Master in diagnosi e terapia dei disordini del movimento – Columbia University College of Physicians and Surgeons

2005-2007

Titolare di insegnamento di Neuropsichiatria Infantile – Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia

2011-2022

Direttore UO di Neuropsichiatria Infantile, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta”, Milano

2016-2022

Direttore di dipartimento di Neuroscienze Pediatriche, Fondazione IRCCS Istituto Neurologico “C. Besta”, Milano
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PRINCIPALI DISTURBI E PATOLOGIE

SINDROME DA TIC PRIMARIE E SECONDARIE

I tic possono essere motori (movimenti ripetuti, semplici o complessi ) o vocali; compaiono in bambini generalmente in età pre-scolare e tendono a risolversi nel tempo, anche se qualche volta possono persistere ed associarsi a caratteristiche comportamentali peculiari che possono creare difficoltà relazionali con i coetanei e con la famiglia. Molto raramente possono essere espressione di disordini neurologici più complessi; le sindromi da tic richiedono quindi una valutazione complessiva e talvolta trattamenti mirati.

DISORDINI DEL MOVIMENTO

I disordini del movimento sono patologie neurologiche che colpiscono i sistemi che regolano la funzione motoria, causando una riduzione (forme ipocinetiche) o un eccesso di movimento (forme ipercinetiche). I disordini del movimento più comuni nel bambino sono le sindromi coreiche, il tremore, il mioclono e la distonia. Tutte queste presentazioni cliniche possono essere isolate o combinate fra loro, dipendere da patologie acquisite o congenite ed essere statiche od evolutive.
I trattamenti a disposizione sono numerosi, sia medici che chirurgici e richiedono una grande expertise.

SINDROMI NEUROLOGICHE COMPLESSE

Le malattie neurologiche possono talvolta avere un impatto significativo sulla vita di chi ne è affetto. Più di un sistema di controllo del sistema nervoso può essere colpito e i sintomi combinarsi fra loro in modo variabile, costituendo delle sindromi dominate da una caratteristica principale. Rientrano in questo gruppo le encefalopatie epilettiche in cui l’epilessia è il sintomo cardine, spesso accompagnata da un ritardo più o meno significativo nello sviluppo psicomotorio e da caratteristiche morfologiche particolari ( micro o macro-crania, dismorfismi etc.); le sindromi neurodegenerative, che comprendono gruppi di malattie a varia eziologia accomunate da un decorso clinico progressivo; dal punto di vista clinico, le sindromi piramidali, extrapiramidali e cerebellari, tre grandi categorie, non di rado fra loro variamente combinate che trovano la loro causa in molteplici meccanismi patofisiologici.

Disordini
del Neurosviluppo

I disordini del neurosviluppo sono una serie di condizioni che determinano problemi dello sviluppo cognitivo, motorio e comportamentale, e che richiedono un approccio diagnostico e terapeutico integrato con l’utilizzo di tecnologie avanzate.

DISORDINI FUNZIONALI

Sono problemi che hanno a che fare con il modo in cui il cervello riceve ed invia informazioni al resto del corpo. Non dipendono da un danno organico identificabile e non sono riconosciuti in una malattia neurologica. I sintomi sono però reali e possono essere fonte di limitazioni fisiche, sociali e di disturbi psicologici. Il loro pronto riconoscimento con una corretta informazione sulla natura del problema ai pazienti ed alle famiglie ed un trattamento ad hoc può aiutare il recupero della salute di questi pazienti.

faq

FAQ

La neuropsichiatria infantile è una branca della medicina che si occupa della salute neuropsichica di bambini e ragazzi. Attingendo da diverse discipline, ha con il tempo acquisito sempre maggiore autonomia da neurologia e psichiatria. Tratta, di conseguenza, una vasta gamma di patologie e disturbi, sia cognitivi, che motori, che comportamentali, come tic e disordini del movimento, malattie neuromuscolari, disordini del comportamento, epilessie, malattie neurodegenerative, disturbi dello spettro autistico e altre disabilità complesse.

La neuropsichiatria infantile si concentra su  problematiche neurologiche e/o psichiatriche nell’infanzia e nell’adolescenza.
Riguarda quindi i bambini e i ragazzi da 0 a 18 anni.

Sintomi e anomalie possono insorgere sin dai primi anni d’eta. I sintomi più frequenti sono ritardo psicomotorio, ritardo nel linguaggio e nell’apprendimento, tic e disordini del movimento, epilessia e cefalea, disturbo dello sviluppo psichico comportamentale.

I disturbi neuropsichiatrici del bambino possono esprimersi attraverso sintomi molto diversi. Per quanto riguarda lo sviluppo neurologico cognitivo e comportamentale bisogna ricordare che la dinamica maturativa dei bambini può variare da soggetto a soggetto; questo significa che non tutte le variabili di  sviluppo sono espressione di patologie. Tuttavia, non vanno sottovalutate situazioni caratterizzate da anomalie che perdurano nel tempo: la diagnosi precoce è spesso decisiva sia per la diagnosi che per un trattamento efficace.

La visita neurologica pediatrica ha l’obiettivo di valutare le caratteristiche dello sviluppo motorio, cognitivo e comportamentale del bambino e identificare eventuali anomalie, così da programmare l’eventuale iter diagnostico strumentale di laboratorio e nel caso il trattamento efficace. La prima valutazione avviene alla presenza del bambino e dei genitori. I familiari sono fondamentali non solo per fornire al medico dati sul paziente, ripercorrendo le tappe del suo percorso di sviluppo motorio, cognitivo e comportamentale, ma anche per costruire quell’alleanza fondamentale per la diagnosi e la terapia.

Competenza
Ascolto
Integrazione

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